Sia l’Agenzia delle Entrate o siano le Banche, è sempre più frequente che molti cittadini italiani si trovano in uno stato di crisi finanziaria, trovandosi spesso e volentieri a dover scegliere se pagare i propri debiti o acquistare i beni di prima necessità.
In uno stato di diritto, viene spontaneo chiedersi se il legislatore abbia disposto qualcosa in merito oppure se si sia davvero dimenticato delle persone indebitate fino al collo, le quali, alla fine, rischiano per di più di finire in un circolo vizioso che potrebbe portarli ad essere persino vittime di usura.
Cosa può fare, dunque, una persona piena di debiti secondo la legge italiana?
Alla situazione di crisi economica (incapacità prospettica di adempiere ai propri debiti) e di insolvenza (incapacità attuale e concreta di pagare i debiti) il codice della crisi di impresa e dell’insolvenza offre numerosi rimedi, ognuno dei quali studiato e ritagliato per le esigenze di ogni debitore.
Ma vediamole singolarmente.
Il primo rimedio offerto è il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore.
Con questo procedimento, una persona che ha contratto i propri debiti per finalità estranee all’attività di impresa (si pensi al mutuo per l’acquisto della casa o a altri finanziamenti) può, secondo la legge, proporre il pagamento dilazionato dei propri debiti, seguendo un piano di rientro compatibile con i propri redditi e con le proprie sostanze.
Il piano viene elaborato con l’intento di conciliare il diritto dei creditori con le esigenze personali e familiari del debitore, consentendogli di conservare i propri beni (compresa la prima casa) e “congelando” in via cautelare le procedure di espropriazione eventualmente già attivate dai creditori, ma anche imponendo il divieto di cominciarne di nuove.
Il risultato potrebbe essere lo stralcio di tutti quei debiti che non potrebbero trovare soddisfazione nell’ipotesi in cui tutti i beni del debitore venissero messi all’asta, sicché il debitore, qualora sia meritevole e abbia onorato il piano di rientro, potrebbe essere esdebitato anche senza aver pagato tutti i suoi debiti.
L’esdebitazione viene infatti concessa dalla legge per consentire al debitore di resettare i propri debiti e di ripartire da capo senza perdere la propria casa e senza dover subire supinamente le nefaste conseguenze dei processi di espropriazione forzata.
Per saperne di più e verificare la compatibilità della procedura alle proprie esigenze, Vi invitiamo a contattare i professionisti dello studio legale Coronas, i quali offrono attività di consulenza e assistenza legale qualificata in materia di sovraindebitamento, proponendo le soluzioni più adatte ai debitori e garantendo la massima riservatezza nella trattazione della pratica.
Nelle prossime settimane seguiranno approfondimenti sugli ulteriori rimedi che la legge pone a tutela dei debitori, relativi anche a coloro che esercitano attività di impresa.
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